GTA 6: cosa è mito e cosa è realtà?
La macchina pubblicitaria di GTA 6 sta funzionando a pieno regime.
Ogni settimana viene pubblicato un nuovo “leak esclusivo” o un post di un “insider dello sviluppatore” che afferma di rivelare qualcosa di scioccante sul prossimo blockbuster di Rockstar. Alcune cose sembrano possibili. La maggior parte no. Separare la verità dal mito non è mai stato così difficile, ma anche così divertente.
L’affermazione sul “70% di edifici accessibili”
Cominciamo con una delle voci più incredibili che circolano: che il 70% degli edifici in GTA 6 sarà completamente accessibile. Sì, il settanta per cento. L’affermazione è apparsa per la prima volta alla fine del 2023, presumibilmente da un commento su TikTok di qualcuno che sosteneva di essere legato a uno sviluppatore di Rockstar. Da lì, si è diffusa a macchia d’olio attraverso forum e miniature di YouTube che gridavano “CONFERMATO”.
Ecco la realtà: è una sciocchezza. GTA 5 presentava circa 50-60 interni accessibili su migliaia di strutture, ovvero circa l’1%. Anche Red Dead Redemption 2, uno dei giochi più dettagliati mai realizzati, non ha superato il 10%. Passare al 70% sarebbe un miracolo ingegneristico, e anche il perfezionismo di Rockstar ha dei limiti.
Tuttavia, l’idea potrebbe derivare da un brevetto Rockstar depositato per gli interni generati proceduralmente. Questa tecnologia potrebbe certamente consentire negozi, appartamenti e ristoranti più accessibili, ma una percentuale realistica sarebbe più vicina al 15-20%.
Sarebbe comunque un enorme passo avanti e sufficiente per rendere Vice City più viva, senza costringere gli sviluppatori a fare straordinari all’infinito.

La voce sui personaggi non giocanti ChatGPT
Un’altra voce bizzarra suggerisce che Rockstar stia integrando un’IA simile a ChatGPT negli NPC. Presumibilmente, sarà possibile avvicinarsi a un personaggio casuale e avere una conversazione naturale come se si parlasse con un assistente vocale. È un’idea fantastica, ma completamente inverosimile.
Questa teoria ha guadagnato terreno dopo che i fan hanno interpretato erroneamente i brevetti relativi alla navigazione degli NPC e all’IA comportamentale. Sebbene Rockstar stia effettivamente sviluppando sistemi di IA più reattivi e intelligenti, non ci sono segni dell’utilizzo di modelli linguistici. L’IA conversazionale in tempo reale richiederebbe un’enorme potenza di elaborazione e sistemi di moderazione che semplicemente non esistono ancora sulle console. Sarebbe divertente, certo, ma non accadrà in GTA 6.
Aspettatevi pedoni e automobilisti più intelligenti che reagiscono in modo naturale al caos, non chatbot che parlano di filosofia sul marciapiede.
Il mito delle “tutte le mappe Rockstar in un unico gioco”
Forse il mito più persistente sostiene che GTA 6 includerà tutte le principali mappe Rockstar, da Vice City a Liberty City e San Andreas. La teoria è esplosa grazie al nome in codice “Project Americas” e ad alcune targhe automobilistiche iperanalizzate avvistate nei trailer.
In realtà, Rockstar ha confermato solo un’ambientazione: Vice City e lo stato di Leonida. I due trailer mostrano spiagge, paludi, autostrade e il tipo di vita notturna che caratterizza la caotica bellezza della Florida. Espandersi in più stati al momento del lancio richiederebbe una quantità di risorse senza precedenti e probabilmente ritarderebbe ulteriormente l’uscita.
Tuttavia, alcune indiscrezioni suggeriscono che Rockstar potrebbe espandere la mappa dopo il lancio, aggiungendo nuove città o stati nel corso del tempo. Quindi, Liberty City potrebbe tornare un giorno, ma non aspettatevelo al momento dell’uscita del gioco.
L’attenzione per ora è rivolta a una Vice City ricca e coinvolgente, e questo è più che sufficiente.
Il panico per “un altro ritardo”
Ogni pochi mesi, Internet decide che GTA 6 è stato nuovamente rinviato. In realtà, l’ultimo rinvio confermato risale a maggio 2025, quando Rockstar ha posticipato l’uscita dall’autunno 2025 al 26 maggio 2026. Lo studio ha citato “rifiniture e ottimizzazioni”, una classica formulazione di Rockstar, ma anche credibile dati i loro precedenti.
Strauss Zelnick, CEO di Take-Two, ha ribadito la sua fiducia in quella data. Potrebbe verificarsi un altro ritardo? Certo. Ma al momento, tutti i segnali indicano un lancio sicuro il 26 maggio. Rockstar è cauta, non incurante.
La bufala del prezzo di 150 dollari
Ecco una voce che ha causato vero panico: GTA 6 costerà 150 dollari. La teoria si è diffusa dopo le notizie sul budget record del gioco.
I fan hanno immaginato che Rockstar avrebbe trasferito tale costo direttamente sui giocatori. La realtà? Niente panico. Take-Two ha già confermato che il gioco sarà lanciato nella “fascia alta dei prezzi dell’intrattenimento premium”, ovvero circa 70 dollari, forse un po’ di più per le edizioni deluxe. Prezzo troppo alto Fissare un prezzo troppo alto per il gioco danneggerebbe solo le vendite. Aspettatevi edizioni standard intorno ai 70 dollari e forse un’edizione deluxe o da collezione per i fan più accaniti, ma non un incubo finanziario.
Separare la realtà dalla fantasia
Ogni voce, per quanto assurda, ha una sua origine: un brevetto frainteso, una citazione fuori contesto o un puro pio desiderio. Rockstar ha imparato l’arte del silenzio, lasciando che siano i fan stessi ad alimentare l’hype. Nel frattempo, la priorità dello studio rimane chiara: offrire un’esperienza raffinata e indimenticabile che giustifichi un decennio di attesa.
Dopotutto, GTA 6 non è solo un altro sequel. Si preannuncia come un evento culturale, che definirà la prossima era dei giochi open world. Fino ad allora, forse è meglio toccare un po’ d’erba, fare un respiro profondo e smettere di credere a ogni titolo che finisce con “CONFERMATO”.
Quando finalmente arriverà il 26 maggio 2026, i miti svaniranno e la realtà prenderà il sopravvento.